Fa sognare la nuova “Grotta Azzurra” al Passetto di Ancona grazie al seducente intervento pittorico di Andre The Spider
di Eva Maria Mordenti
"Mamma, andiamo a vedere la grotta blu con i mostri?" Questo il tormentone che potrebbe aver riempito gli ultimi giorni delle vacanze estive di bambini e ragazzi di Ancona. O meglio, questo almeno il tormentone delle mie figlie, quando si decideva di passare le ultime giornate di sole al mare e mi chiedevano di portarle a vedere il progetto ultimato alla fine dell'agosto scorso dal noto artista, molto attivo ad Ancona, Andre The Spider. Lo straordinario intervento pittorico di The Spider è avvenuto all'interno di una delle cavità del complesso strutturale della "Grotta Azzurra". Una delle circa 400 grotte che da fine '800 agli anni '60 del '900 sono state scavate per la stragrande maggioranza nella pietra, rinforzate con parti in muratura, arredate, dotate di qualche confort. La loro funzione? Prevalentemente di rimessaggio barche e legata ad altri usi relativi per lo più alla pesca. I "padri" delle grotte, hanno di generazione in generazione tramandato questa antica tradizione - mantenendola viva e fruibile alla base della falesia che si tuffa sul litorale che va da Pietralacroce fino, in direzione nord, sotto il colle Cardeto - anche attraverso una costante attività di manutenzione. Attività che ha prodotto anche la realizzazione di piccoli scali per portare le imbarcazioni in acqua e di passaggi protetti per i bagnanti desiderosi di godere di una nuotata.
La nuova "Grotta Azzurra" delle meraviglie è una delle due localizzate proprio sotto lo stradello coperto che conduce alla spiaggia, scendendo dai giardinetti sulla parte alta di via Panoramica. Ebbene, se volete "vedere i mostri", come dicono le mie bambine, dovete arrivare fino in fondo allo stradello e andare a curiosare da quelle parti; del resto la grotta in questione, quella a destra per l'esattezza, essendo stata un tempo abbandonata, è aperta, senza cancello e ben visibile al pubblico. Le pareti e il soffitto di questa grotta di medie dimensioni (profondità di 5 metri e mezzo, ampiezza e altezza alla volta 3 metri circa ciascuna), quasi tutta costruita in muratura e poco scavata, sono stati affrescati di un intenso color turchese. Su questo sfondo si stagliano sul lato sinistro quattro nere figure antropozoomorfe, tatuate in bianco di altrettanti soggetti marini; i quattro personaggi emergono dal fondo buio della grotta, "a passo di geroglifici" verso la luce dell'imboccatura. Di fronte, sulla parete di destra, sfilano creature ittiche più realistiche, come seppie giganti, cicale di mare (in dialetto "nocchie") e murene naïves. Qui dentro si celebra una liturgia - si sente, si respira un'atmosfera quasi mistica - che ha una sua dinamica, sottolineata dai tanti puntini, tratteggi e linee calligrafiche.
Microforme di vita che sostanziano ogni soggetto, una dinamica, veloce e ripetuta eppure congelata, come in un attimo non più fuggente. Nel soffitto, pure dipinto, ecco delle stelle, che rispecchiano le vere costellazioni presenti nello spicchio di cielo sopra la grotta, illuminando il tragitto di tutti i personaggi epifanici sottostanti col loro magico influsso. "Stelle che sembrano proprio quelle che abbiamo viste, mangiando, bevendo e suonando, insomma facendo serata in prossimità della grotta per festeggiarne la realizzazione", dice Simone Sacco, grottarolo ed esperto di naturopatia. Simone è anche un attivista ecologico, famoso nell'ambiente per le sue iniziative personali di pulizia delle calette meravigliose che si possono scoprire, andando anche oltre le grotte, nella zona adiacente ai Cantieri navali, sotto il Duomo e sotto il Colle Cardeto. In più di un'occasione Simone Sacco ha raccolto lungo la spiaggia e trasportato su per lo stradello notevoli carichi di rifiuti, soprattutto plastici. "Quel ragazzo (Andre The Spider, ndr) durante tutta la bella stagione ha sfacchinato davvero, spalato per giorni, ha sgomberato tanta, tanta sporcizia. Anche aiutato da alcuni di noi. Io stesso ho portato su, al punto di raccolta dei rifiuti della Panoramica, almeno quattro copertoni d'auto e altre immondizie inquinanti", commenta ancora Simone Sacco. E, tornando sull'opera, aggiunge: "Non era mica semplice dipingere l'interno fino al soffitto, con quel caldo estivo, sulle impalcature...". "Un po' come fece Michelangelo?", gli chiedo scherzando. E lui: "Sì, sì, potremmo azzardarci a dire che quella grotta blu è la Cappella Sistina de nialtri!"
Anche un altro grottarolo, Alessandro Sacchi vuol dire la sua: "Il dipinto è molto poetico, in quanto evoca caratteri di una civiltà antica, forse dimenticata... Credo che abbia valorizzato la grotta, che era diventata una discarica, e un po' tutta la zona. L'arte, in questo caso, è stata davvero un mezzo fondamentale per la riqualificazione di una porzione di territorio e credo che questa mia opinione sia condivisa da molti altri giovani frequentatori di questo posto". "Ma non si potrebbe chiedere l'autorizzazione al Comune e alla vostra Associazione Grotte del Cardeto per decorare o almeno ridipingere anche la parte coperta dello stradello, che al momento è sconciata da scritte indecorose?" "Buonissima idea! Ormai è ora di capire che gli artisti di strada non sono certo quelli che imbrattano muri e altri spazi urbani. Gli artisti di strada veri sono quelli che (in tante zone di Ancona, ndr) in moltissimi casi riescono davvero a stupirci con le loro opere (graffiti, wall painting e altri interventi di "street art", ndr.). E nel caso dei dipinti della grotta, Andre The Spider è proprio riuscito a stupirci!"
In definitiva, la nuova "Grotta Azzurra" regalataci da The Spider, esalta ancora di più uno straordinario patrimonio di architettura spontanea e di alta valenza sociale e culturale. Un'architettura "fai da te" finalizzata anche ad una balneazione per molti a due passi da casa, che testimonia ancora il rapporto d'amore strettissimo tra la popolazione anconetana e il mare. Si tratta, insomma, dell'unica, inimitabile cartolina che sono le grotte genericamente definite del Passetto di Ancona. Circa 400, lo ricordiamo ancora. Una vera, ultra caratteristica, affascinante peculiarità di parte del litorale del capoluogo marchigiano, originalissima a livello mondiale. Le grotte si snodano, in ordine da sud a nord, in 3 sezioni: la prima da Pietralacroce fin sotto le piscine dei giardinetti pubblici del Passetto (associazione "Ginestra del Conero"); la seconda dalla palafitta con ristorante sotto l'ascensore fino alla conformazione di scogli nota come Seggiola del Papa (associazione "Grotte del Passetto"); la terza, che da un'ampia cavità nella rupe, chiamata proprio "Grotta Azzurra", arriva fino al canale delle acque reflue, in anconitano "El cagò" (associazione "Grotte del Monte Cardeto").
A settembre la grotta ridipinta da The Spider ha ospitato performance ed eventi, come filmati e danze. Speriamo che si ripetano. E che questo scenario diventi una tappa per il maggior numero di persone. La "Cappella Sistina de nialtri", oppure "Animali balneari", come qualcuno ha scritto lungo lo stradello che sale alla Panoramica ribattezzando così il progetto artistico di The Spider - ma il titolo dato dall'autore alla sua creazione è "La Grotta Azzurra" - vi aspetta per donarvi forti emozioni e sogni.